Iscrizione on line? Qualche parola in più

Gennaio 20, 2013 Categoria: ,

Da questa settimana, per la scuola italiana si apre ufficialmente il tempo delle iscrizioni, che per il Ministero considererà concluse con la fine di febbraio. Con una novità ragguardevole: per tutte le scuole (pubbliche) l’unica strada per iscriversi sarà quella di utilizzare il computer. Dunque da casa, con un semplice click, sarà possibile comunicare la propria scelta ed essere inseriti negli elenchi delle future prime. E’ un ingresso moderno, attraente, alla scuola, indubbiamente da favorire. E chi, come noi, non sarebbe tenuto per legge, di sicuro è già pronto, poiché la tecnologia informatica è da gran tempo ambiente dentro il quale viviamo e siamo scuola.

Tutto bene, dunque? Forse serve una piccola riflessione in più, che sfiora il cuore di quel che siamo e vogliamo continuare ad essere. Non vi è dubbio, infatti, che un sistema così diretto e immediato rischia di cancellare, con un atto amministrativo, uno stile, che è quello dell’incontro delle famiglie con la scuola, e con una scuola cattolica come la nostra. Bene ha scritto il presidente Fidae, don Francesco Macrì, a proposito di questa novità: “Nella tradizione della scuola cattolica l’atto dell’iscrizione di un alunno non è semplicemente un atto formale, amministrativo, burocratico, giuridico; è un atto assai importante che assolutamente non può essere “bruciato” con una impersonale operazione digitale online. E’ l’incontro della famiglia e della scuola; quindi un momento di conoscenza reciproca da cui dovrebbe scaturire una reciproca comprensione, una reciproca stima, un reciproco impegno educativo; è l’inizio di un dialogo interpersonale che dovrebbe proseguire poi per tutto il tempo della permanenza dell’alunno nella scuola”.

A noi tutti, del Leone XIII, questo dialogo sta molto a cuore; non riusciamo ad immaginare alcuna attività educativa senza che, sin dall’inizio, si avvii una feconda interazione tra scuola e famiglia. Per questo, continuiamo a pensare che, prima dell’ultimo click, sia necessario che i genitori (e, se del caso, anche gli stessi alunni) si incontrino per un colloquio iniziale con i coordinatori dei vari plessi; non è una richiesta in più, solo il primo passo di un cammino insieme. In tante situazioni abbiamo sperimentato come il bene di un alunno si individui solo attraverso un dialogo vero tra scuola e famiglia; vogliamo continuare a farlo. Per questo, la porta è aperta per tutti; guardiamoci in faccia, dialoghiamo e sogniamo insieme la crescita migliore per ogni nostro ragazzo. Cominciando dal primo passo.

Prof. Luca Diliberto