Decifrare il geroglifico della vita

Febbraio 26, 2015 Categoria: ,

Mercoledì 25 febbraio le classi prime dei Licei del Leone XIII si sono riunite nell’aula Martini per assistere ad una conferenza dell’ing. Carlo Mazza, che ha presentato un evento scientifico di grande importanza: la missione spaziale Rosetta.

L'intervento dell'ing. Carlo Mazza

L’intervento dell’ing. Carlo Mazza

L’ing. Mazza ha preso parte direttamente a questo progetto come Direttore del “segmento a terra”, costruendo tutto il necessario per la buona riuscita della missione, dalle antenne ai software di controllo e alle stazioni.

La missione fu concepita da un gruppo di astrofisici che si erano posti una domanda fondamentale: “Esistono sulle comete dei materiali organici che possono aver dato la vita sulla Terra?“. Così il 12 novembre 2014, per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale, una sonda completamente automatizzata è atterrata nel nucleo di una cometa per analizzare materiali e dati e per cercare di scoprire nuovi aspetti sull’origine del pianeta Terra.

La progettazione della missione Rosetta è durata dal 1994 al 2004 ed è stata sviluppata dall’ESA, (European Space Agency), fondata nel 1964 e di cui fanno parte 20 Stati, che hanno il compito di coordinare i progetti spaziali.

Philae

Philae touchdown

Il nome della sonda deriva dalla Stele di Rosetta, che permise di decifrare i geroglifici, ed esprime la speranza che la missione sveli i segreti riguardanti il Sistema Solare e la formazione dei pianeti. Il nome del lander, Philae, deriva dall’isola dove è stato trovato un obelisco che ha aiutato la decifrazione della Stele.

Il lancio della sonda Rosetta era stato programmato per il 2003 al fine di incontrare un’altra cometa, ma a causa di un guasto fu rinviato. Gli scienziati, rifatti i dovuti calcoli, si accorsero che avrebbero dovuto cambiare destinazione. I nuovi progetti riuscirono a far partire la missione Rosetta il 2 marzo 2004 e la sonda raggiunse la cometa 67P/Churyumov Gerasimenko.

Rosetta ha viaggiato per 10 anni percorrendo 6,5 miliardi di km, pari a 180 mila volte il giro intorno alla Terra. Finalmente il 12 novembre 2014 si è riusciti a far atterrare sulla cometa il lander, che avrà il compito di trasmettere le informazioni registrate.

Il modulo di Rosetta era stato programmato per ancorarsi con degli arpioni alla superficie della cometa, ma non hanno funzionato; anche la posizione di atterraggio non è stata quella prevista dagli scienziati; infatti il lander è atterrato in una zona d’ombra che non gli permetteva di accedere facilmente alla quantità di energia luminosa necessaria per alimentare le sue batterie solari.

Nonostante l’atterraggio turbolento, il lander è riuscito ad inviare una gran quantità di informazioni che però gli scienziati non hanno ancora diffuso. L’unico dato che attualmente si conosce è che il vapore acqueo della cometa ha una composizione diversa dall’acqua terrestre, quindi forse non sono state queste comete a portare sulla Terra l’elemento base della vita.

Eleonora Greco
I Liceo Scientifico A