Chiedi alla polvere… sullo zerbino!

Settembre 13, 2015 Categoria: ,

Riceviamo, e pari pari vi giriamo, la simpatica scoperta fatta dal nostro bibliotecario, il dottor Lorenzo Pellegrinelli, tra le vaste e preziose carte della Biblioteca dell’Istituto Leone XIII. «Spigolature di un Bibliotecario», avremmo anche potuto intitolare il pezzo, come ad inaugurare un appuntamento che speriamo ancora di ritrovare qui sul sito in breve futuro, con nuove scoperte. Un viaggio nel Leone di un tempo che, siamo sicuri, riuscirà a strapparvi un sorriso, nell’attesa di uno sprintoso rientro scolastico.

Il Diario della 2A

Il Diario della 2A

Riordinando il fondo archivistico d’Istituto, conservato presso la nostra Biblioteca, mi capita tra le mani un voluminoso quaderno dalla commovente sovraccoperta azzurra, in plastica dura, spessa, come ancora si vedeva ai tempi della mia infanzia. Diario di classe 2 media A, 1969-1970 recita l’etichetta apposta in copertina, bianco pesciolino che guizza sotto il velo acquoso della plastica zigrinata. Lo apro a caso, più o meno a metà, per un primo cabalistico assaggio, come per i libri che più ci attraggono… E comincio a leggere… E non riesco a smettere… Perché la cronaca è così viva, frizzante, spassosa, che sembra di essere lì davanti, ad assistere ad una scena accaduta oltre 40 anni fa.

Protagonista malgré lui è un Cidros (ovvero un ragazzo appartenente all’omonima associazione giovanile che proponeva ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni i valori fondamentali del Cristianesimo, poi confluita nel MEG, Movimento Eucaristico Giovanile). Un Cidros dunque, quale sfortunato eroe anonimo della vicenda, e dall’altro lato, a far la parte del drago, il mitico padre Egidio Edini S.I., all’epoca temuto Vicerettore del Leone…

Ma lasciamo la parola al brillante memorialista di allora…

Martedì 3 febbraio 1970, S. Biagio

Oggi, come altre volte, la giornata è stata caratterizzata da un clima di tensione verso il P. Edini. Tutto questo si è sviluppato in tre fatti, negli ultimi minuti dell’ultima ora. Anche se il nostro giudizio può essere stato influenzato dal fatto che tutti erano stanchi, eccoli:

La pagina del 3 febbraio 1970

La pagina del 3 febbraio 1970

Fatto N. 1: Quando, alla fine dell’ora, i ragazzi di 2a stavano tornando dal Cidroscalo, sono stati fatti fermare dal P. Vicerettore, il quale li ha poi rimandati indietro. Sì, può darsi che facessero un po’ di chiasso, ma il dietro-front forzato obbligava i Cidros a una forte perdita di tempo, per cui difficilmente avrebbero potuto preparare le cartelle prima della fine dell’ora.

Si cominciava a mormorare…

Fatto N. 2: Poi, un Cidros, proprio a causa del ritardo provocato dal p. Edini, non avendo fatto in tempo a preparare la cartella, era stato richiamato.

Su quello che sia successo poi, le opinioni sono discordi; comunque sembra che abbia risposto male, o qualcosa del genere.

Fattostà [!] che, all’ingiunzione del padre di porgergli il diario, egli non riusciva a trovarlo. Infatti qualcuno, per scherzo o per sbaglio, doveva averglielo nascosto. In ogni caso non c’era più. Il Padre, naturalmente non ci credeva, e costrinse il Cidros a cercarlo finché non l’avesse trovato. Costrizione inutile e ingiusta, perché il diario in questione era già stato cercato dappertutto, anche sotto l’armadio da un gruppo di tre volonterosi.

A me, che avevo cercato di spiegargli che il diario non c’era davvero, rispose: «Tu non interferire, chè le bugie si possono dire anche due a due».

Tutti noi trovammo questa risposta irritante e provocatoria e l’aria cominciava davvero a scaldarsi.

I terribili della 2 media A

I terribili della 2 A con p. Ennio Brovedani

Fatto N. 3: Quando, suonata la campanella, scendemmo giù per le scale tutti in fila, ci giunse un altro richiamo: il padre ci ingiungeva di non fare polvere quando camminavamo sullo zerbino situato su ogni pianerottolo. Questo era un ordine davvero un po’ [cancellatura] discutibile e il malumore generale finalmente sfociò in lamentele generali quando uscimmo dal portone.

Molti esageravano dicendo che era veramente troppo e che il P. Edini ci aveva provocati abbastanza. Questi certamente esageravano, ma altri cercavano anche di difendere il P. Edini, ma erano molto pochi.

Io personalmente, come semplice cronista, penso di non poter dare un mio parere, ma spero che tutto ciò dia luogo a una discussione generale con l’assistenza dell’illustre Prof. Biella, perché così potremo giungere a conclusioni più assennate e imparziali.

By D. Pozzi

Note ai margini:

[1] Il titolo di questo articolo è un chiaro riferimento al famoso libro di John Fante “Chiedi alla polvere” (titolo originale: “Ask the Dust”).

[2] Sui Cidros, anzi, sulla CIDROS – acronimo di Cor Iesu, Domine Rex, Omnes Salva!, fortunata creatura del gesuita p. Rotondi, si veda la scheda on-line a cura del MEG, qui .

[3] Su p. Egidio Edini (Selvazzano Dentro, Padova, 1926 – Gallarate, 2006) sono presenti in rete alcuni toccanti ricordi circa la sua grande umanità e sulla sua figura di professore ed educatore, ne riportiamo alcuni:

borislimpopo Says: giovedì, 3 dicembre 2009 alle 0:17

Io sono stato al Leone dalla prima media (1963-1964) alla maturità classica (1971). Benché ora sia il più feroce mangiapreti del pianeta, è stata un’esperienza indimenticabile, costellata di persone straordinarie. Non saprei da dove cominciare. Anzi, lo so: Padre Egidio Edini.

P. Edini con la V ginnasio - as 1969-1970

P. Edini con la V ginnasio – as 1969-1970

rossella Says: lunedì, 27 giugno 2011 alle 17:57

Padre Edini è stato il mio insegnante di latino e greco in quinta ginnasio all’Arecco. Di lui ricordo lo sguardo intenso e i lunghi silenzi ….e quando parlava non potevi non ascoltarlo, insegnava la vita oltre che la letteratura! Se non ricordo male diceva di aver recitato da giovane, infatti le sue lezioni erano calamite. Ancora oggi ripeto ai miei alunni certe sue “frasi celebri”: “Ragazzi, se le versioni le fate ad orecchio, io le correzioni le faccio a naso… e quanto puzzano i vostri fogli!”. Avevamo tutti paura di lui ma quanto abbiamo imparato!!! Lo ricordo con stima e affetto.

Carlo Marzorati Maturità Classica 1982 Says: mercoledì, 10 ottobre 2012 alle 17:35

Da Padre Castellarin sono passato a Padre Edini, mio professore di italiano, latino e greco al ginnasio [Leone XIII]. Anch’egli grande professore e grandissimo educatore. Di lui ricordo certamente la competenza, la severità, la serietà con cui affrontava le giornate scolastiche, ma soprattutto le “lezioni di vita” che impartiva ai suoi ragazzi. Ho fatto parte dei suoi gruppi di incontro (“Crescere” e “Vivere insieme”) e ne serbo un ricordo dolcissimo.

Mario Bottaro Says: mercoledì, 3 aprile 2013 alle 20:04

Ho avuto anch’io (negli anni ’90) Padre Egidio Edini come insegnante di latino e greco al ginnasio dell’Istituto Arecco. Mi farebbe piacere ricordare, insieme ad altre persone che hanno avuto una simile fortuna questa straordinaria figura.

Amilcare Says: lunedì, 28 luglio 2014 alle 8:28

Ho saputo solo per caso da un amico convittore come me al Cesare Arici dal 49 al 54 della morte di padre E. Edini […] ricordo caro pieno di rimpianto per il suo aiuto, sostegno nel farci crescere con valori intellettuali e morali mai dimenticati. Lo piango solo ora, sentendo mai così vicine le sue parole. Addio Professore e Maestro.