A Kaunas l’edizione n. 12 del J.E.E.P.

Marzo 17, 2016 Categoria: ,

Dal 12 al 19 marzo si rinnova l’appuntamento con uno dei progetti di punta dei nostri Licei, il Jesuit European Educational Project (JEEP).

I nostri JEEPERS: da sin. Victoria, Chiara, Nicolò, Giacomo, Federica, Sofia, Gabriele

I nostri Jeepers: da sin. Victoria, Chiara, Nicolò, Giacomo, Federica, Sofia, Gabriele

Il J.E.E.P. è un progetto internazionale nato nel 2004 dall’iniziativa di un gruppo di docenti dei Collegi della Compagnia di Gesù di Milano (Italia), Gent (Belgio), Bonn (Germania), Vilnius (Lituania) e Gdynia (Polonia), in occasione della celebrazione dello «Europe Day» a Milano e dell’ingresso nell’Unione Europea di dieci nuovi Paesi, tra cui quelli dell’est Europa.

Frutto dell’esperienza internazionale di Istituti attivi da anni sul fronte degli scambi, dei gemellaggi e dei progetti promossi direttamente dall’UE (come il Comenius), il J.E.E.P. si struttura come una simulazione dei lavori del Parlamento Europeo, ispirandosi al modello dell’E.Y.P. (European Youth Parliament), di cui ricalca in parte la struttura e l’organizzazione, ed è destinato a gruppi selezionati di studenti della scuola Secondaria di II Grado, di età compresa tra i 15 e i 18 anni.

Quest’anno la dodicesima sessione dei lavori del J.E.E.P. è ospitata dal Kauna jezuitu gimnazija di Kaunas, in Lituania, dove sette studenti del quarto anno dei Licei del Leone XIII sono impegnati unitamente alle delegazioni provenienti dai collegi della Compagnia di Gesù di altri sette diversi Paesi europei: il Sint Barbaracollege di Gent (Belgio), l’Aloisiuskolleg di Bonn (Germania), L’École de Provence di Marsiglia (Francia), l’Ogolnoksztalcace Liceum Jezuitow di Gdynia (Polonia), il Vilniaus jezuitu gimnazija di Vilnius (Lituania), il St. Ignasi-Sarrià di Barcellona (Spagna) e il Fényi Gyula Jezsuita Gimnázium és Kollégium di Miscolč (Ungheria).

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I docenti del JEEP. In prima fina

I docenti del JEEP. In prima fila al centro la prof. Alvarez

Ognuno dei nostri ragazzi è chiamato a lavorare in una commissione internazionale formata da 8 delegati (uno per nazione), per affrontare un topic di stretta attualità politica, economica, sociale e culturale, che riguarda la vita dell’Unione Europea, allo scopo di raggiungere un accordo sovranazionale, sancito dalla stesura di una risoluzione comune.

Il tutto verrà poi discusso in una assemblea plenaria nell’ultima giornata di attività.

Il J.E.E.P. si fonda sul modello di progettualità antropologica che sta al centro della pedagogia ignaziana e guida quindi gli studenti a costruire e rendere praticabile una visione positiva del mondo; in questo senso la metodologia scelta è quella del learn by doing, che consente agli studenti di percorrere in piena concretezza le strade della conoscenza, della ricerca e dell’approfondimento, del confronto e della discussione, del dialogo e della cooperazione, ai fini di individuare con senso critico vie comuni e realmente percorribili per progettare il futuro.

Cuore del dibattito di quest’anno, la crisi internazionale dei rifugiati, la diffusione del radicalismo all’interno dei paesi europei e le sue drammatiche conseguenze, come la crescita di posizione xenofobe o il rischio del terrorismo; ma ci sarà spazio anche per temi strettamente connessi con il mondo dei giovani, come quello della disoccupazione o della identità digitale.

Non mancheranno infine momenti di turismo e di svago, in una settimana densa di impegni e di novità. I ragazzi fruiranno, come di consueto dell’ospitalità delle famiglie della scuola organizzatrice, cui va la nostra gratitudine.

Un forte “in bocca al lupo” dunque ai nostri Jeepers Chiara Serino, Victoria Giustiniani, Federica Praderio, Sofia Carabellese, Nicolò Marchi, Giacomo Mazzi e Gabriele Masatti, guidati dall’intrepida prof.ssa Marta Alvarez.

Prof. Antonio Bertolotti
Responsabile del Progetto JEEP