Una giornata insieme a papa Francesco

Marzo 28, 2017 Categoria: ,

Papa San SiroSull’attesa visita di papa Francesco a Milano dello scorso 25 marzo abbiamo letto e visto tanto. Per noi del Leone XIII è stato importante e bello essere presenti, con lui, in quasi tutte le tappe della lunga giornata trascorsa tra la nostra città e Monza. Porteremo con noi il ricordo delle sue parole appassionate, dei gesti coraggiosi, l’emozione indescrivibile di essergli stati accanto.

Così, in Duomo, all’incontro con il clero, erano presenti i nostri padri Gesuiti; al parco di Monza, per la Santa Messa, fin dal primo mattino stazionava emozionata una folta rappresentanza di famiglie leoniane, con alcuni insegnanti. A San Siro, infine, per l’incontro con i Cresimandi, tanti ragazzi della Scuola Media con i loro insegnanti sedevano tra gli ottantamila in festa per una “star” un po’ diversa dal solito, che invitava all’amicizia con Gesù e al rispetto fraterno. Altri leoniani hanno collaborato all’organizzazione della visita, prestando servizio come volontari.

Raccontiamo la giornata con alcune brevi testimonianze e qualche immagine.

Chi desiderasse condividere altre testimonianze e fotografie può inviarle alla prof.ssa Alessandra Bevilacqua, all’indirizzo alessandra.bevilacqua@leonexiii.it. Le metteremo insieme alle altre e prepareremo un quaderno dei ricordi di questa giornata memorabile!

 

DUOMO DI MILANO: incontro con il Clero

Religiosi del LeoneLa giornata del 25 marzo è stata una bellissima festa per tutti noi! Come gesuita e sacerdote l’ho vissuta fin dalle prime ore del mattino, con l’incontro in Duomo per sacerdoti, religiosi e religiose di tutta la Diocesi. Mi ha molto colpito lo slancio e lo sguardo positivo che Francesco ha dato sulle sfide che il mondo moderno pone alla vita religiosa e il suo caldo e appassionato invito a recuperare il valore di una presenza significativa che può dare chi dedica in modo speciale la propria vita a Dio, mettendo da parte la preoccupazione per i numeri “minimi”.
E poi la festa è proseguita a Monza, nel parco della Villa Reale. Quante persone! Un mare di gente e di fazzoletti hanno accolto il suo arrivo. Nell’aria era tangibile l’affetto nei confronti di Francesco e altrettanto l’emozione. Credo che per tutta Milano questa data rappresenterà un felice ricordo negli anni a venire.
Purtroppo non sono riuscito a partecipare al terzo importante appuntamento della giornata, a San Siro con i cresimandi. Ho recuperato il suo intervento successivamente e posso confessare che il suo discorso contro il bullismo mi ha emozionato. Padre Diego

 

MONZA: S. Messa

Monza panoramica Una giornata davvero unica, che in quanto tale si prende uno spazio tondo, pieno e solare nella frenesia della nostra vita quotidiana. L’incontro con papa Francesco ha il senso di una scelta voluta e agita da ciascuno dei partecipanti. Ogni minuto ha il sapore speciale del passo lento di avvicinamento a piedi al luogo dell’Incontro, accompagnato dai profumi e dai colori del parco di Monza. Il grande prato, quasi deserto all’arrivo, si riempie di un milione di persone che fanno vivere il senso di comunità, troppo spesso perduto in una fede coltivata con individualismo. Emoziona il silenzio attento di tutti sin dalle prime parole del Santo Padre in collegamento dal Duomo. Emoziona l’omelia, che sa raggiungere con disarmante semplicità il profondo senso della fede, della vita, e dell’azione nella vita di fede. Emoziona il richiamo al paradosso per cui, quando tutto si accelera per costruire una società in teoria migliore, alla fine non si ha tempo per niente e per nessuno: perdiamo il tempo per la famiglia, il tempo per la comunità, perdiamo il tempo per l’amicizia, per la solidarietà e per la memoria. Come puoi non “guardarti dentro” dopo una giornata così?  Luigi

MonzaDa genitore posso dire che, come sempre in questi miei sette anni al Leone, la scuola è riuscita anche questa volta a regalarmi un’occasione di grande gioia, con la consueta organizzazione contraddistinta dalla semplicità e dall’efficienza, compreso il rocambolesco ritorno, che ha dato un tono di avventura alla lunga giornata.
Vivere tutti insieme: genitori, studenti e insegnanti, l’emozione di accogliere Papa Francesco e di pregare con lui, è stato davvero un regalo prezioso e ne serberemo sempre il ricordo nel cuore. Credo che quest’esperienza abbia fatto crescere in tutti noi la gioia di essere cristiani.  Alessandra

È stata una giornata meravigliosa il cui ricordo continua a tornarmi in mente: la Messa solenne, i canti e la musica commoventi, la condivisione gioiosa con migliaia di persone, le parole potenti di papa Francesco che sempre toccano le corde più profonde del mio cuore e della mia mente e nelle quali ritrovo ogni volta quel modo “gesuitico” di vivere e di pensare che gli anni trascorsi al Leone mi hanno insegnato. Grazie papa Francesco.  Giovanna
Quando ho dato il mio nominativo per partecipare alla Santa Messa presieduta dal Papà a Monza, l’ho fatto quasi senza pensare che sarei stata presente a un evento tanto importante, quasi per curiosità. In effetti la mia conoscenza del Santo Padre era molto giornalistica e limitata alla lettura di qualche suo libro, per cui non avevo captato molto i suoi messaggi. Quando però è arrivato sulla sua auto sorridente, percorrendo i vari settori da cui ci affacciavamo noi fedeli, mi si è aperto il cuore per questo suo voler salutare tutti quasi per ringraziarci della nostra presenza. L’atmosfera, pur dispersiva in un vasto prato affollato da migliaia di persone, è diventata subito solenne, silente e colma di attenzione per non perdersi una virgola del suo discorso. Proponendoci l’immagine di due madri a confronto, Maria ed Elisabetta, entrambe chiamate ad essere madri, anche se in circostanze diverse, mi ha colpito con una semplice citazione: “Rallegrati il Signore è con te”. Una frase di rassicurazione e di speranza, però concreta. Parole come amicizia, misericordia, dolore, ansia e desiderio sono la realtà del nostro vivere: ci ha ricordato così il loro valore e quanto sia fondamentale guardare oltre, perché “nulla è impossibile a Dio”. Della sua omelia mi è rimasto anche il suo voler richiamare ognuno di noi singolarmente parlando delle problematiche che noi, uomini e donne di oggi, di tutte le età, benestanti e poveri, colti e ignoranti e di paesi diversi, ci troviamo a vivere e dicendoci quanto conosce le nostre fatiche e quanto sia grande e importante il nostro proseguire. L’ultima immagine che ho di questa giornata è quella di tutte le persone presenti che camminando verso l’uscita invadevano la vista del parco: era un mare di gente che mi ha fatto capire che il popolo di Dio esiste ancora! Dovremmo ricordarcelo tutti più spesso per avere più coraggio e più certezze. Ida 


SAN SIRO: incontro con i Cresimandi

San SiroAlle 14, davanti al Leone, si è riunita la piccola truppa dei Cresimandi. Muniti di pettorina rossa ed entusiasmo, 106 ragazzi e 11 adulti hanno raggiunto lo stadio di San Siro dove hanno sperimentato una vasta gamma di emozioni (dallo stupore di entrare in uno stadio gremito di giovani, alla meraviglia per le coreografie, all’emozione per la presenza di papa Francesco…), alternando momenti di divertimento esuberante durante i canti e i balli, a momenti di riflessione silenziosa e preghiera condivisa. Siamo rientrati al Leone dopo le 20, stanchi e fradici di pioggia, ma felici, tutti sorridenti, tutti con un seme nel cuore. Un primo commento a caldo: “Prof! San Siro è più bello con il Papa che durante il derby!!!”. E detto da un milanista sfegatato…  Gaia