L’importanza della coscienza civile

Maggio 9, 2017 Categoria: ,

Il murale

Sabato 6 maggio si è inaugurato il Murale  della Legalità al quartiere Ortica di Milano.

Il murale, che abbellisce una parte del ponte ferroviario che passa in via San Faustino ed è stato realizzato dalla coppia di street artist Orticanoodles e dagli studenti delle scuole del quartiere, riporta scritte di personaggi famosi e mostra i visi di alcuni protagonisti della lotta per la legalità nel nostro Paese: Emilio Alessandrini, Giorgio Ambrosoli, Tina Anselmi, Mauro Brutto, Carlo Alberto dalla Chiesa, Lea Garofalo e Walter Tobagi.

Davanti a personalità rappresentative della città di Milano quali Anna Scavuzzo, vice sindaco di Milano, l’ex procuratore Gherardo Colombo, i due figli dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, Umberto e Francesca, i responsabili della zona 3 di Milano, si sono avvicendati sul palco alcuni personaggi, che hanno ricordato l’importanza del sostegno alla legalità in un contesto di convivenza civile.

L'intervento di Alessandro

L’intervento di Alessandro

Ho avuto l’opportunità di essere invitato a rappresentare l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, in quanto vincitore del secondo premio ad un recente concorso giornalistico, da loro organizzato, dedicato a Giancarlo Siani (un altro combattente per la legalità), per il quale ho scritto un articolo sulla tragica morte di Giulio Regeni  (Vedi il video dell’intervento di Alessandro, ndr.).

Ricostruire e diffondere le storie di quei personaggi, associando il volto ai loro nomi, significa sia salvaguardare il loro diritto al ricordo che assolvere il nostro dovere sociale di fissarli nella memoria collettiva.

In quest’occasione ho ricordato come le vite sia di Siani sia di Regeni siano legate dal desiderio di migliorare la qualità della vita comune, combattendo il sopruso che la criminalità organizzata nel primo caso ed un regime dispotico nel secondo cercano di instaurare.  Entrambi hanno messo in gioco la loro vita usando l’arma della verità, della libertà, dell’informazione, della giustizia e l’hanno persa. Ma il loro esempio, insieme a quello delle persone i cui ritratti sono stati dipinti nel murale appena inaugurato, ci insegna come dobbiamo comportarci nella perenne lotta del bene contro il male.

Iniziative come queste, indirizzate a valorizzare lo sviluppo della coscienza civile in quanto valore che migliora la vita di tutti per una convivenza sociale giusta e libera, aiutano a tenere in vita non solo la memoria o il ricordo, ma anche (e soprattutto) l’esempio di Giancarlo Siani, Giulio Regeni e di tanti altri prima di loro.

Alessandro Rubini
V Liceo Classico