Diamoci un tono: ecco i vincitori!

Maggio 21, 2018 Categoria: ,
I Five Elements

I Five Elements

Venerdì 18 maggio si è svolta a Torino, presso l’Istituto Sociale, la serata finale dell’edizione 2018 del concorso musicale Diamoci un tono, un evento che coinvolge giovani musicisti e cantanti delle scuole Secondarie di Primo e di Secondo Grado di tutti i collegi della rete Gesuiti Educazione.

Leggi l’articolo completo con i risultati pubblicato sulla sito della Fondazione Gesuiti Educazione.

Noi desideriamo complimentarci in particolare con i Five Elements, Leonardo Carrea, Francesco Sciarrino, Davide Tassoni, Alessandro Teruzzi, Tancredi Trovato, gli alunni della nostra Secondaria di I Grado che hanno vinto il primo premio di categoria, e con tutti i finalisti, Leoniani e non, che si sono esibiti sul palco torinese!

Un ringraziamento speciale va alla prof.ssa Alessandra Bevilacqua, anima del concorso musicale nel nostro Istituto, e al prof. Angelo Chionna, appassionato promotore di questa bellissima iniziativa.

Calorosa come di consueto l’ospitalità dell’Istituto Sociale! Grazie!

In questo spazio pubblichiamo una nota di Francesco, uno dei Five Elements, e di Giulia, studentessa di V Liceo Classico, che ha partecipato al concorso:

Grazie all’Istituto Sociale di Torino che ci ha accolto e ospitato con affetto. Grazie ai ragazzi di tutte le scuole che hanno partecipato alla bellissima ottava edizione di “Diamoci un tono” e con cui abbiamo condiviso la passione, l’amore e l’entusiasmo per la musica. 

È stata un’esperienza emozionante, gli altri concorrenti erano tutti molto bravi e non pensavamo di vincere, anche se volevamo dare il massimo. Siamo orgogliosi di aver portato questa vittoria al nostro Istituto.

Francesco Sciarrino
Classe II A – Secondaria di I Grado

 

Esibirsi su un palco di fronte a un pubblico, facendo ciò che ami fare con i tuoi amici, è un’esperienza che non si vive tutti i giorni e venerdì sera a Torino abbiamo avuto quest’occasione.

Le emozioni in gioco erano infinite: da un lato certamente c’era paura, ansia, un po’ di malinconia perché di fatto era la fine di un’avventura, ma dall’altra la soddisfazione di essere arrivati su quel palco, agognato dal momento in cui si era deciso di partecipare, la voglia di dare il massimo e la felicità di fare tutto ciò con persone che amano la musica quanto te.

Perché alla fine sono state le persone a dare il vero valore a quest’avventura: il pubblico, senza il quale sarebbe stato come suonare durante le prove, gli altri concorrenti, tecnicamente “avversari”, ma con cui si è stretta un’amicizia, si è scherzato, ci si è dati coraggio prima e durante l’esibizione… e ovviamente, quando si è in una band, i compagni. Suonare in compagnia va ben oltre il mero salire sul palco insieme: in mezzo ci sono mesi di prove, problemi e ostacoli che vanno superati insieme, accanto a momenti che l’essere insieme rende meravigliosi, come il pomeriggio e la sera prima di salire sul palco, ed altri in cui è necessario supportarsi (anche sopportarsi a volte) e aiutarsi a vicenda.

Mentre ci esibivamo, mi sono resa conto quanto in quella canzone fosse racchiusa tutta l’avventura che avevamo vissuto insieme, dal momento in cui abbiamo deciso di partecipare, e come ogni istante passato insieme aveva fatto sì che quell’esibizione diventasse qualcosa in più per noi, di ben più rilevante della performance in sé, degli attacchi finalmente giusti o degli errori. Questi dettagli li dimenticheremo, la felicità che abbiamo provato suonando insieme venerdì sera su quel palco no.

Giulia Barbieri Ripamonti
V Liceo Classico