“The service”: volontariato a Dallas

Novembre 23, 2021 Categoria: ,


Alessandro Conti e Filippo Bariatti (3. Liceo Scientifico C) mentre prestano servizio al “Jan Pruitt Community Pantry” di Dallas

Il 17 novembre, durante un programma di scambio internazionale tra il Jesuit College Preparatory School di Dallas e l’Istituto Leone XIII, 10 studenti della nostra scuola hanno avuto la possibilità di trascorrere una giornata non tra i banchi dei nostri partner scolastici, ma presso il Jan Pruitt Community Pantry, un centro di assistenza alimentare per i senzatetto e le persone in difficoltà economica, che possono ricevere gratuitamente, con cadenza bisettimanale, tutti i viveri necessari per se stessi e per la propria famiglia.

Quest’esperienza è stata a nostro parere altamente istruttiva, poiché ci ha mostrato una realtà ben lontana dalla nostra, fatta di povertà, dolore e violenza. Questo mondo a noi sconosciuto ci ha mostrato che la vita non è tutta rose e fiori, e che bisogna faticare e lottare per raggiungere i propri obiettivi, anche se, a volte, purtroppo non basta. Ci siamo resi conto di quanto siamo stati fortunati a nascere in case capaci di darci una vita ben più che dignitosa, dove possiamo sempre trovare tutto ciò che serve per preparare un buon pasto e, talvolta, anche concederci qualche lusso non necessario.

Purtroppo però il mondo non è tutto così, e ora l’abbiamo imparato. Molte di queste persone infatti non solo sono affamate, ma devono provvedere da sole per il sostegno di una famiglia intera, per giunta spesso molto numerosa. Alcune persone, parlando, ci chiedevano cosa avessimo mangiato a colazione, e noi, dopo aver risposto, ponevamo con ingenuità la stessa domanda. La risposta era quasi sempre la stessa: “Non ho ancora mangiato oggi”. Questa realtà per noi paradossale e lontanissima ci ha scosso nel profondo, tanto per la gravità della situazione quando per la facilità di trovare persone in queste condizioni, che prima immaginavamo ben più lontane dalle nostre vite.

Ma al Jan Pruitt Community Pantry non ci sono state mostrate solo cose negative: infatti abbiamo potuto vedere anche persone che, nonostante fossero state duramente colpite dalle sfortune della vita, si mostravano comunque sorridenti e scherzose, per motivi che non siamo riusciti a capire immediatamente. Presupponiamo sia per il fatto che la vita stessa è il dono più prezioso di tutti, e trovarsi con noi in quel preciso momento non era così scontato per loro. Persone così ottimiste sono soltanto da ammirare e da prendere come esempio, poiché solo con questa caratteristica si mostrano superiori a gran parte della popolazione mondiale, anche se purtroppo il loro status suggerisce il contrario nelle menti di molti.

Questa esperienza è stata una grande lezione di umiltà e di felicità, che ci ha fatto capire che non dobbiamo mai e poi mai lamentarci delle nostre vite, poiché siamo fortunati. Credo che l’unica cosa che possiamo dire a queste persone, oltre ad augurare buona fortuna per la loro vita, sia “grazie”, cosa da dire anche al Leone XIII e al Jesuit College Preparatory School: questa esperienza ci ha fatto crescere da un punto di vista umano, rendendoci un po’ più adulti, responsabili e realisti.

Grazie ad un singolo giorno di volontariato torniamo a casa con convinzioni che ci possono fare solo bene.

Alessandro Martini (3. Liceo Scientifico A) e Luigi Minella (3. Liceo Scientifico C)

 


Matteo Russotti (3. Liceo Classico A) e Davide Mardegan (3. Liceo Scientifico B) fuori dal “Jan Pruitt Community Pantry” di Dallas