La Chiesa che siamo

Giugno 4, 2025 Categoria: ,

È nella cattedrale del campo da rugby che si è svolta nella mattinata di oggi la S. Messa di fine anno per tutta la comunità leoniana.

Una cattedrale senza mura – solo, sullo sfondo, oltre il perimetro del manto, i mattoni arancioni del Leone, dono di chi è venuto prima di noi.

Una chiesa senza tetto: giusto il cielo, e, qua e là, la volta arborea, viva, dei platani alti, così gonfi di verde in questi giorni. Uno spazio che – come nota p. Alessandro Viano SJ ad inizio della funzione – si apre proprio al centro della scuola. Uno spazio a suo modo “sacro”.

È su questo campo infatti che abbiamo trascorso alcuni dei momenti più significativi nel corso di quest’anno scolastico. Qui ci siamo ritrovati ogni giorno all’intervallo e dopo le lezioni, qui abbiamo giocato, studiato, qui ci siamo scambiati sogni e donato vicendevoli promesse. A questo campo abbiamo guardato dalle finestre delle aule – con occhi a volte sonnacchiosi, trasognati, oppure pieni di energie e di speranza.

Su questo campo ci siamo ritrovati oggi, rendendolo ancora una volta chiesa, che è riunione di fedeli, incontro di amici, comunità in cammino.

Su questo campo abbiamo seguito l’invito di p. Viano a ripercorrere con la mente e con il cuore tutti i momenti in cui abbiamo accolto il dono dell’altro – amici, compagni, colleghi –, figura incarnata di un Altro presente nelle nostre vite.

Un grazie a tutti i presenti – fisicamente o con lo spirito – ai genitori, ai docenti e ai non docenti, agli ex-alunni, a tutti gli studenti. E un grazie particolare a don Lorenzo Cavinato – ospite in questi giorni della Comunità religiosa del Leone –, a p. Cesare Sposetti SJ e a Giacomo Mottola SJ, che hanno concelebrato con p. Viano.