Un ritrovamento inaspettato
Dicembre 7, 2025 Categoria: News, Home page
A volte le cose ci vengono incontro senza che le stessimo cercando. Senza sapere anzi della loro esistenza prima di quel momento.
Magari stavamo cercando altro, con lo sguardo ad un orizzonte diverso, ed esse ci si fanno inciampo, ci fanno letteralmente sbattere contro. È il l loro modo per dirci: “ehi, eccoti qui, ti stavo aspettando”.
Le troviamo, e in quell’istante dimentichiamo tutto il resto, assieme al motivo iniziale della nostra ricerca. Perché non abbiamo più bisogno di altro.
Emozionati, sgomenti, meravigliati: abbiamo trovato quello che desideravamo senza saperlo.
«𝙄𝙡 𝙧𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙘𝙞𝙚𝙡𝙞 𝙚’ 𝙨𝙞𝙢𝙞𝙡𝙚 𝙖 𝙪𝙣 𝙩𝙚𝙨𝙤𝙧𝙤 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙪𝙣 𝙘𝙖𝙢𝙥𝙤; 𝙪𝙣 𝙪𝙤𝙢𝙤 𝙡𝙤 𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖 𝙚 𝙡𝙤 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙤𝙣𝙙𝙚 𝙙𝙞 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙤, 𝙥𝙤𝙞 𝙫𝙖, 𝙥𝙞𝙚𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙞𝙖, 𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙞 𝙨𝙪𝙤𝙞 𝙖𝙫𝙚𝙧𝙞 𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙧𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙡 𝙘𝙖𝙢𝙥𝙤».
Forse quell’uomo fortunato stava cercando cicorie, erbe commestibili, o spigolando una misera cena nel campo già spogliato dal raccolto; forse semplicemente stava arando un campo non suo.
Questo fausto equivoco può avere anche tratti dolorosi: stavamo pur cercando altro… In un certo senso così, questa cosa nuova compare a nostre spese, è contraria ad un moto iniziale, ci si para davanti come un attrito, irrompe nel nostro camminare e ci costringe ad una nuova visione: più grande, più generosa, più esigente.
È quello che è capitato – su scala minore, ma con verso analogo – nel ritrovamento del plastico che fa da fondale al presepe posto quest’anno nel corridoio direzionale.
Stavamo cercando altro, in un piccolo stanzino ormai inutilizzato della scuola e… eccolo! In cima ad un vecchio armadio, semicoperto dalla polvere, faceva capolino il luccichio di un suo angolo risparmiato dal tempo. Punzecchiandoci la pelle degli occhi ci chiamava.
Si tratta del plastico originale del nostro Leone, nella sede attuale, così come fu progettato dall’architetto Ottavio Cabiati. Mutilo di qualche sua parte (la Chiesa e il colonnato che la unisce alla scuola, la Palestra con gli spogliatoi), il plastico presenta la visione originale che Cabiati ebbe per il Leone.
Si nota la presenza del grande corpo centrale, prospiciente via Monti, realizzato poi con differente progetto dell’architetto (ed ex alunno leoniano) Luigi Caccia Dominioni nel 1978.
E ancora, rimane una traccia, un’ombra, degli spogliatoi, con tribuna, che originariamente dovevano affacciarsi al campo di calcio.
Il pensiero per la festività di S. Ambrogio – tradizionalmente dedicata all’allestimento del presepe – è così quello di incontrare Gesù Bambino come quel tesoro nel campo.
Come qualcosa di nuovo, come qualcosa che attendevamo da sempre senza saperlo. Magari mentre cerchiamo altro, questo incontro ci si fa innanzi, ci chiama, e cambia le nostre vite.
Buon S. Ambrogio leoniani! !




