Ordinazione sacerdotale di Giuseppe La Mela SJ

Febbraio 2, 2024 Categoria: ,

Sabato 13 aprile, alle ore 16.00, Giuseppe La Mela SJ sarà ordinato sacerdote presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Roma per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E. Mons. Franco Beneduce SJ.

Con grande gioia tutta la comunità educante leoniana accoglie la lieta notizia e si stringe a Giuseppe in questa importante tappa della sua vita.

A distanza ormai di quattro anni dal suo impegno qui al Leone – dove Giuseppe ha insegnato e si è occupato della Pastorale scolastica durante i suoi due anni di magistero – il suo ricordo è ancora vivo in tutti noi, e quel filo non si è mai spezzato.

Con gratitudine per quanto Giuseppe ha fatto e continua a fare per i leoniani di tutte le età – dagli studenti ed ex-alunni ai colleghi e alle famiglie – lo ricordiamo sempre nelle nostre preghiere e condividiamo la lettera in cui dà a tutta la scuola, nelle persone del DG prof. Vincenzo Sibillo e di p. Alessandro Viano SJ, la bella notizia:

Cari Vincenzo e Alessandro,

Vi scrivo per comunicarvi una bella notizia: il 13 aprile sarò ordinato sacerdote a Roma.

Ancora una volta guardo indietro con gratitudine per il cammino fatto con il Signore, che mi ha accompagnato mettendomi accanto persone che mi hanno lasciato sentire il Suo profumo, facendomi innamorare ancora di più di questa splendida vocazione.

Per questo vi chiedo di condividere questa bella notizia con quanti mi conoscono al Leone.

Un gesuita una volta mi disse: «il vescovo ti ordina con l’imposizione delle mani, ma è la gente a cui sei inviato che ti farà prete, giorno dopo giorno».

E sono anche le persone che ho conosciuto al Leone che mi hanno fatto un po’ più prete ogni giorno, preparandomi a questa ordinazione senza saperlo, con la semplicità e bellezza delle loro vite. Dal personale docente e non docente alle famiglie e, soprattutto, ai ragazzi, Il Signore si è mostrato all’opera nella quotidianità della vita scolastica.

Non si è certo trattato di un percorso privo di difficoltà, ma proprio nei momenti difficili o di incomprensione il Signore ha agito con la delicatezza di cui solo Lui è capace, ammorbidendo e aprendo i nostri cuori.

In un tempo in cui la discordia della guerra e la tensione sociale sembrano dirci che siamo incapaci di bene, la mia esperienza di questi anni porta sulle mie labbra le parole del salmo 34: “Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire”.

Con questa gratitudine nel cuore, vi porto tutti nella mia preghiera e vi chiedo di pregare per me, sperando di vedere chi potrà esserci il 13 aprile per rendere grazie con me al Signore della vita.

Un abbraccio fraterno,
Beppe