Tablet school: un bilancio

Febbraio 2, 2017 Categoria:

E’ stato un importante successo l’ultimo Tablet School che il Leone ha ospitato lo scorso sabato 28 gennaio.

Oltre 1200 partecipanti, tra studenti, docenti e genitori. Pochi invece i dirigenti scolastici, di cui si sente la mancanza per il prezioso apporto che potrebbero dare nel riuscire a trasformare in visione –e in visione di sistema- quel movimento di scambio e ricerca che sta coinvolgendo la base.

La platea

La platea

Questa edizione di Tablet School sembra tracciare alcune prospettive della scuola del futuro, riassumibili nelle seguenti parole:

  • ricerca: il docente è un ricercatore e uno sperimentatore. La scuola del futuro è una scuola nella quale i docenti hanno gli spazi, i tempi e gli strumenti per vivere questa dimensione;
  • connessione: le interconnessioni capaci di superare le distanze geografiche sono fondamentali per la condivisione e lo scambio di buone pratiche;
  • compartecipazione: la scuola del futuro prevede il coinvolgimento attivo degli studenti, non soltanto protagonisti dell’azione educativa, ma anche partecipi della riflessione sulla ricerca e sulle pratiche didattiche;
  • tecnologia trasparente: la tecnologia, lontana da essere il focus dell’innovazione, costituisce lo sfondo naturale perché le attività didattiche si possano svolgere in tutta la loro portata;
  • sinergia: esiste la possibilità di coniugare la formazione disciplinare con le istanze del mondo di oggi, una maggiore permeabilità tra il mondo della scuola e la realtà in cui viviamo.

Esistono certamente anche diverse criticità, riassumibili nella domanda: Come fare a inserire tutto questo in un disegno sistemico che risponda alle reali esigenze della scuola in tutte le sue componenti: dirigenti scolastici, docenti, alunni, famiglie?

Nuove tecnologie

Nuove tecnologie

Dianora Bardi, presidente di ImparaDigitale, sottolinea che c’è troppo focus sulle competenze digitali fini a se stesse; non si riesce a fare il salto verso le metacompetenze e la didattica. L’uso della tecnologia dovrebbe diventare più naturale ed entrare nella visione di un nuovo modo di fare scuola che riguardi tutte le sue componenti.

I docenti non possono essere lasciati da soli nei processi di cambiamento, i dirigenti scolastici devono ricevere le indicazioni e gli strumenti capaci di garantire una progettazione ed una valutazione adatte alla scuola del futuro.

Le criticità si esprimono oggi a più livelli:

  • quello della professionalità docente, che deve avere adeguati spazi di formazione/ricerca, per lo studio personale e la collaborazione con i colleghi;
  • quello della trasformazione delle pratiche burocratiche interne alla scuola: un grosso lavoro va fatto nel campo della comunicazione interna ed esterna, delle procedure e della modulistica obbligatoria;
  • quello della visione chiara di cosa sia la scuola e a cosa debba formare, cosa sia possibile perdere e cosa sia assolutamente irrinunciabile;
  • quello della leadership partecipativa e carismatica, vissuta a tutti i livelli, dirigenti con docenti, coordinatori con collaboratori, docenti con alunni.

Tanto è dunque emerso come potenzialità e come criticità durante questo Tablet School.

La squadra dei Leoniani

La squadra dei Leoniani

La giornata è stata resa possibile anche grazie ai ragazzi del servizio d’ordine, liceali del Leone, ai quali va tutto il mio ringraziamento per la professionalità, lo spirito di collaborazione e di servizio, l’entusiasmo e la solerzia con cui hanno svolto il loro ruolo. Grazie dunque a Filippo Dallanoce, Thomas Maisonneuve, Beatrice Sterza, Filippo Lamanna, Ludovica Accinni, Federico Canale, Riccardo Cattaneo, Eleonora Fatigati, Alessandro Wiget, Sofia Caracci, Valentina Corvino, Francesco Valente, Edoardo Russo, Matteo Perazzi.

A loro si sono aggiunti, con altrettanto entusiasmo e spirito di collaborazione, due ex alunni, Claudia Mazza e Giorgio Brugnoli.

Giorgio, che oggi studia alla Luiss di Roma, ha voluto motivare così la sua presenza a Tablet School:

Quando parlo del Leone XIII mi s’illumina il volto. In questa scuola ho trascorso i migliori momenti della mia vita e non mi vergogno nel dire che mi manca molto. Sono sempre stato orgoglioso del mio Leone perché, pur proteggendo le tradizioni, ha sempre saputo guardare al futuro con ambizione e intelligenza. Non a caso oggi abbiamo ospitato il Meeting nazionale sulla scuola digitale, meglio noto come Tablet School. La giornata è iniziata subito con numerosi laboratori che hanno mostrato agli studenti i più recenti risultati della tecnologia nell’ambito dell’educazione. Noi ragazzi del servizio d’ordine abbiamo avuto la fortuna di guidare i partecipanti nelle varie esperienze ma soprattutto abbiamo visto in prima persona l’entusiasmo e la voglia di imparare di alunni ed insegnanti. Grazie di cuore e a presto.

Grazie a te, Giorgio!

Prof.ssa Francesca Argenti
Referente nazionale per la didattica con la tecnologia