50th anniversary of Earth Day

Aprile 23, 2020 Categoria: ,
La nostra casa

La nostra casa

22 aprile 2020. Da cinquant’anni la giornata dedicata alla nostra Terra. Che non gode di ottima salute. Per colpa dell’uomo.

Possiamo fare qualcosa, rimediare, ripristinare, sanare… ? Certo! Possiamo fare tanto, se lo vogliamo! A partire dai gesti quotidiani di grandi e piccoli.

Sarà ancora necessario che i nostri figli scendano in strada per insegnarci ciò che è ovvio, vale a dire che non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene, ha ammonito papa Francesco.

Ci stiamo lavorando al Leone, in tutti i plessi, dalla Primaria al Liceo. Non solo oggi, nei giorni passati e nei prossimi.

Oggi vi diamo conto di due iniziative della scuola Media, curate dalla prof.ssa Gaia De Vecchi e dal prof. Giacomo Zecchino.

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Ex abrupto… si dice in latino. Improvvisamente. Senza preparazione. Ecco: ex abrupto ho chiesto ai “miei” studenti, via mail/classroom, ma con indicazioni, di prepararmi una foto per la cinquantesima Giornata della Terra.

Non è mia abitudine  questa urgenza. Ho esordito, nella mail, chiedendo “scusa” per la modalità di assegnazione di questo “compito”.

In meno di un’ora quasi tutti hanno risposto: Ma prooooof! Ci chiede scusa per un compito? E un compito così importante???

E poi.. quattro giorni miei di delirio: plin piln, bip, ding dong…. Ho ricevuto da quasi tutti una foto. E spiegazioni. Oltre 200 lavori…

Ai Genitori. Questa DaD (Didattica a Distanza) mi ha presa in contropiede… Davvero non è il mio stile! E sto facendo un corso per esserCI.

Ci dicono che non deve essere solo “informativa”, ma anche “relazionale”, “esplorativa”, “partecipativa”… Con questo lavoro, i vostri figli hanno smentito i grandi GURU dell’educazione. Loro ci sono. E io con loro.

Ai ragazzi: mi avete mandato decine e decine di foto. TUTTE meravigliose!!! In tutte vedo ciascuno di voi. Nel video non ho potuto inserirvi tutti: avevo dei tempi da rispettare. Perdonatemi! Davvero. E’ stato difficilissimo scegliere. Ma sappiate che ogni vostro lavoro mi ha confermata sull’unica cosa certa di questo momento: sono grata di condividere questo tempo con voi.

A tutti: godetevi questa “selezione” (ahimè… li avrei messi tutti… TUTTI splendidi!) di lavori. Questo abbraccio tra terra-futuro-impegno è già in atto. Parole e vita concreti. Noi ci siamo. Voi?

Prof.ssa Gaia De Vecchi
Scuola Secondaria di I Grado

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Oggi,  giornata mondiale dedicata alla terra, sono stati tanti gli interventi per celebrare questo nostro magnifico pianeta e sensibilizzare tutti sul tema della sostenibilità ambientale.

Nel nostro piccolo, insieme alle Seconde Medie, abbiamo partecipato a un flashmob digitale, di 30 minuti, in cui ci siamo guardati e chiesti: cosa dice a noi questa sfida dell’eco sostenibilità oggi?

Un ragazzo ha detto: Prof., il video che abbiamo visto è molto bello, ogni tanto ci dimentichiamo di quanto sia bello il posto dove viviamo. Mi ha colpito la parte in cui queste persone si buttano nella grotta (con il paracadute), si buttano in questa realtà incontaminata… e un altro: la domanda sul consumo di acqua mi ha fatto riflettere.

Vedere i ragazzi interessati ad un argomento del genere mi ha permesso di capire la frase di Heschel con cui abbiamo iniziato questa esperienza: Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime.

Senza la pretesa di abbracciare tutto l’argomento e la complessità di conoscenze che esso esige, ci siamo fatti sfidare da un documentario della BBC, Planet Hearth, (vedi sotto) sulle bellezze naturali del nostro pianeta, e da un questionario sulle nostre buone abitudini eco sostenibili.

Ci siamo lasciati certamente più coscienti di quello che abbiamo ricevuto, la realtà, e di quello che ognuno nel suo piccolo è chiamato a dare.

Il contributo personale di responsabilità non può nascere da un obbligo o da una costrizione, altrimenti durerebbe il tempo che trova, ma per un’affezione a qualcosa di meraviglioso!

Prof. Giacomo Zecchino
Scuola Secondaria di I Grado