Gli inventori del futuro

Novembre 4, 2021 Categoria: ,

Nella primavera del 2021, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, in collaborazione con il King’s College of London, ha offerto a diverse Scuole Secondarie di I Grado di Milano e provincia la possibilità di partecipare ad un progetto innovativo dal titolo Future Inventors, come scuole-pilota di una iniziativa destinata a crescere nei prossimi anni.

La nostra Scuola Media ha colto l’offerta al volo ed è oggi uno dei quattro istituti scolastici ufficialmente coinvolti.

Si tratta di un progetto di ampio respiro, promosso con il supporto della Fondazione Rocca e con l’alto patrocinio del Ministero dell’Istruzione.
Future Inventors è un progetto di educazione digitale, un progetto di coding, un progetto che intreccia linguaggi digitali e analogici.
L’obiettivo è quello di offrire un approccio di carattere estetico all’apprendimento delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), con l’obiettivo di ideare una metodologia educativa innovativa; tramite questa metodologia si mira a acquisire agli studenti consapevolezza e padronanza nell’utilizzo di strumenti digitali, sviluppando alcune delle competenze scientifiche e delle abilità trasversali che il mondo del lavoro di oggi richiede.

È un progetto curioso, difficile da spiegare a parole, forse più facile a farsi che a dirsi!
Attraverso l’uso della tecnologia e l’interazione del corpo umano si punta a far scoprire la bellezza in ogni angolo della realtà che ci circonda. Future Inventors lo fa promuovendo lo sviluppo di competenze trasversali come la creatività, l’iniziativa personale e la progettualità del singolo inserito in un gruppo.

Future Inventors si svilupperà durante tutto l’anno scolastico 2021/22 e ha l’ambizione di coinvolgere diverse materie tra quelle che vengono affrontate a scuola (non solo dunque quelle scientifiche, ma anche musica, arte, italiano, geografia…).

È previsto che una parte del lavoro venga svolta presso il Museo e una parte venga svolta a scuola. Per il Leone XIII le classi coinvolte sono la Seconda B e la Terza E.

Mercoledì 27 la Terza E, accompagnata dai proff. Pizzul, Ciaccio e Zecchino, e giovedì 28 ottobre la Seconda B accompagnata dai proff. Pizzul, Rossi e Devaux, hanno trascorso l’intera giornata nei laboratori e nelle sale del Museo.

I ragazzi hanno iniziato il progetto carichi di aspettative, ma anche un po’ timorosi perché, trattandosi di una esperienza molto operativa, era stato difficile spiegare loro con chiarezza cosa si sarebbero dovuti aspettare.
All’arrivo, gli esperti del Museo hanno proposto due attività laboratoriali legate al suono e all’immagine: la prima ha riguardato l’installazione sonora di un artista che ha progettato un’opera che si attiva “musicalmente” a seconda della maggiore o minore distanza delle nostre mani da essa; la seconda ha riguardato una videoproiezione di immagini colorate, le cui dimensioni e forme cambiavano a seconda del nostro movimento nello spazio.
Gli operatori del Museo hanno definito questa duplice attività captureed effettivamente ha subito catturato tutti i presenti!
Nel pomeriggio l’attività è diventata più impegnativa: è toccato ai ragazzi diventare inventori! Agli studenti è stato assegnato il difficile compito di animare una storia, il cui protagonista era un animale fantastico. Sono stati divisi in due gruppi: una parte della classe ha lavorato sulle immagini (dispositivi luminosi proiettavano delle ombre che, con un po’ di fantasia, assomigliavano ad animali) e l’altra parte ha lavorato sulla creazione di suoni per riprodurre il verso dell’animale.

Per tutti è stato possibile imparare a fare programmazione, ad animare un disegno, facendolo muovere nello spazio, e persino ad associargli un verso sonoro.
La prossima tappa del progetto sarà a fine novembre quando è stato programmato un incontro con un artista che ha fatto del mezzo digitale il proprio strumento artistico ed espressivo.

Il futuro è dei “future inventors”!

Proff. Silvia Ciaccio e Silvia Pizzul